Per quanto gli anni del terrore avessero segnato chiunque, c'era sempre qualche vissuto diverso da parte di qualcuno che aveva vissuto al castello proprio poco dopo la guerra ad Hogwarts. Noah appena aveva potuto, era partito, lasciandosi tutto alle spalle. Poco importava quanto Chris gli avesse parlato, cercando di convincerlo a non scappare - perché di quello si trattava, lo sapeva benissimo anche lui - o di come Steve avesse provato ad offrire di ricominciare insieme senza perdersi dopo la scuola. Nessuno dei suoi compagni di casata era riuscito a fargli cambiare idea e doveva solo ringraziare chissà chi se al suo rientro, anni dopo, aveva ritrovato i suoi migliori amici esattamente lì dove li aveva lasciati. Evidentemente anche per Drew e Sebastian il tempo non aveva rovinato le cose, a giudicare da come ora sembrasse da fuori il loro rapporto. Sicuramente c'era profonda confidenza. Non che Drew faticasse a prendersela anche con degli sconosciuti, era chiaro. Noah alzò le sopracciglia sorpreso alle parole dell'ex Grifondoro. - Davvero? Sono sorpreso. - Okay, forse della nottata passata insieme non ricordava i dialoghi. Qualcosa di vago sull'aver provato ad indovinare il suo accento, ma niente di più. Forse aveva accennato a qualche viaggio fatto...? Boh. Erano già in casa sua quando forse ne avevano parlato. O forse era mentre... belle domande. Noah non ricordava quasi niente. Era impegnato al momento, dovrebbe valere come scusa sufficiente. Volontariato! Ecco che cosa aveva detto quella notte. Still, era complicato ricordarsi il discorso anche solo per metà. Lo avevano concluso, comunque?! Dubitava. - Il 'volontariato' è per la plebe come me. Tu sei un Guaritore, giusto? - Chiese, voltandosi verso Drew e assottigliando appena lo sguardo. Era sicuro che volontariato non fosse esattamente la parola giusta per descrivere quello che un Guaritore - un professionista, per essere più specifici - potesse portare ad una comunità più disagiata di quella di tante altre. Non lo ammise ad alta voce, ma pensava fosse un lavoro molto nobile da parte sua. - Io non sono mai stato in Colombia. - Constatò voltandosi a guardarlo di nuovo, mentre nella mano destra il bicchiere veniva inclinato appena, per permettere al liquido al suo interno di girare. - In Brasile e in Argentina sì però. - Alzò il bicchiere facendo un altro sorso incrociando lo sguardo di Drew. Poi sorrise divertito prima di tornare a guardarli entrambi. - Nessun di troppo, puoi stare tranquillo. - Lo prese in giro. Poteva stare tranquillo davvero, non gli avrebbe portato via il suo love.

#C0B6AF Parlato #03223A Pensato

Forse la sua domanda venne pronunciata con troppa insistenza, ma ormai la situazione sembrava essere completamente fuori controllo. L'unica cosa rimasta da fare - visto che stava perdendo punti per quanto riguardava il mostrarsi tranquillo - era cercare di farsi dare quante più informazioni utili possibili per capire quale fosse il grado di relazione tra quei due. E pensare che neanche con Steve si erano mai create situazioni del genere. Nel senso di imbarazzo, ovviamente, perché che avessero inavvertitamente fatto sesso con la stessa persona era capitato eccome! Peccato che con Sebastian non avesse la stessa confidenza e che, a quanto pare, comunque non lo conoscesse abbastanza. Un passo falso e sarebbe stata l'uscita più imbarazzante della storia. Tuttavia, per quanto potesse essere semplice metterlo in difficoltà e per quanto Drew parve sempre sull'orlo di farlo, si stava trattenendo per chissà quale sconosciuto motivo. "Sì, thanks a lot, Allen. I mean..." fu la sua risposta mentale automatica. Quelle parole di Sebastian non furono d'aiuto per niente e Noah si limitò a sorridere, senza dare a vedere la sua delusione in quella risposta vuota e incompleta. - Long time ago, then. - Commentò divertito. Una cosa meravigliosa di Hogwarts era che riusciva, anche dopo anni e anni, a mantenere i rapporti tra le persone. Anche lui - nonostante la partenza poco dopo il diploma - era riuscito a mantenere i rapporti con i suoi amici di scuola Steve, Chris e gli altri dell'Ordine della Fenice tra i più importanti. Dava un senso di seconda famiglia. Non appena Drew intervenne nella risposta dell'altro, Noah spostò lo sguardo su di lui tornando a bere un sorso dal suo bicchiere. I nomignoli non li risparmiava a nessuno, a quanto pareva e a quelle parole rattenne un sorriso, abbassando di nuovo il bicchiere per appoggiarlo nuovamente sul tavolo. - Ahia. - Commentò divertito, fissando gli occhi chiari su Sebastian per farlo sentire ora il centro della conversazione. Ma fu una consolazione molto veloce, perché immediatamente Drew rigirò la domanda. - Al Ministero. Quando non sono in giro per il mondo tocca anche a me lavorare da un ufficio piccolo e angusto. - Sarebbe rimasto sul vago tanto quanto loro, anche perché non avrebbe certo potuto spiegargli dell'Ordine. - Ma la sofferenza durerà ancora per poco. Stavo giusto per dire a Seb che prossimamente sarò in Russia. Mi ci voleva staccare un po'. - E tornare a parlare il russo poi, finalmente! Arrivava a stancarsi anche di parlare una sola lingua alla volta. - Volevo convincerlo a venire in viaggio con me, ma ha rifiutato. - Disse con espressione delusa, stringendo le labbra e prendendo un altro sorso. Forse sarebbe riuscito ad uscire dal territorio minato con qualche battuta qui e là.

#C0B6AF Parlato #03223A Pensato