AccioHogwarts2

Posts written by Kensington

  1. .

    O N G A M E

    Nella notte del 20 gennaio, la studentessa Mathilda Harper, durante un episodio dì sonnambulismo, cade dalla Torre Oscura presso la quale si è recata inconsciamente.
    Verrà ritrovata la mattina successiva da uno degli insegnanti che darà l’allarme.

  2. .

    Harou, benvenuta!
    Ma che bello vedere una nuova utente 😍
    Io sorvolo sulle mie condizioni a fine Reunion, che non sapevo se ridere, piangere, tagliarmi le vene o spararmi una maratona seduta stante.
    Ovviamente, visto che son qui, ho deciso dì fare solo le prime due cose della lista (più piangere che ridere, ad essere sinceri).
    In qualsiasi caso, come vedi, siamo tutti felicissimi tu abbia deciso dì unirti a noi; siamo un forum molto sciolto e spero davvero ti troverai bene con noi 🥺 hai già ricevuto un bellissimo benvenuto dalle nostre belle ragazze, quindi non mi dilungo! Mi presento solo: son Kensington, ma spesso mi soprannominano Zio Ken 😎 scegli tu come chiamarmi.
    Non vedo l’ora di beccarti in tag e on.game ❤️
    A presto
    BESOSSSSSS

  3. .
    Charlotte Fernsby
    159d9109e567253ce6fd325931ec0c51
    ❝ Run until I reach the top ❞
    ۞
    role in corso

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    relazioni

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    role importanti + quotes

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    varie informazioni + quotes

    Il Mare: Volubile, fiera ed indomabile. Quello che vuole se lo prende e lo raggiunge, senza badare a ciò che davvero le si pone sul cammino.

    Palcoscenico: Charlie ha sempre avuto un grande l'entusiasmo e creatività, che sono cresciuti con lei, assieme alla sua ambizione di rendersi sempre più visibile agli occhi degli altri. Ama recitare e scrivere.

    Lusinghe: Quando qualcuno canta le sue lodi, la sua vanità è così forte che non si accorge del inganno e dell’eventuale manipolazione, che sta avvenendo dietro alle lusinghe.


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    CharlieFernsby
    Run until I reach the top
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    #9b9b7a Parlato #d9ae94 Pensato
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    CODICE
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  4. .

    Oh, ma buongiorno!!
    Che bello, che bello; mi emoziono sempre quando arrivano nuovi utenti!
    Vedrai che faremo di tutto per farti ambientare al meglio qui con noi.
    Io sono Kensinton, ma puoi chiamarmi zio Ken, come sono ormai abituati a chiamarmi gli altri.
    Per qualsiasi cosa, non esitare a chiedere a chiunque di noi (si, anche a Lishers, che dice di fare pasticci, ma non è vero, anzi!<3).
    Siamo tutti super contenti di averti qui e speriamo di soddisfare le tue aspettative.
    Ora segui pure la scaletta delle cose da fare che ti ha lasciato Artemisia e... ci vediamo presto on.game, spero!!
    BESOSSSS

  5. .
    Per il concorso "Animali inventati e come scovarli", si assegnano i seguenti punteggi e si aggiorna la Coppa delle Case:

    45 punti a Corvonero
    53 punti a Tassorosso
    55 punti a Serpeverde
    36 punti a Grifondoro
  6. .

    M E T A G A M E

    Irene Hayles e Lucian Blake annunciano che in data odierna, alle ore 6:16 di mattina è nata
    Rose Margareth Blake.
    Sia la bambina che la mamma stanno bene.
    Gli amici riceveranno un SoM con la notizia.

  7. .
    E' con grande rammarico che annuncio l'archiviazione di Eliottino 🥺

    Nick utente Kensington
    Pg + link scheda: Eliot Fitzgerald
    Particolarità del PG: Studente del VII° anno di Tassorosso
    Prestavolto da liberare: Niall Horan
  8. .
    Che poi la persona che mi fa piangere di più di tutti sono proprio io e mi capita spesso e d’ovunque.
    Faccio un esempio: appena un minuto fa ero seduta sulla tazza del cesso e ho pensato a quando quella sera hai visto una foto di quando ero al liceo e hai detto: “Mamma mia, amore, che bella!”.
    Allora, per un attimo, ho pensato che avrei voluto incontrarti prima perché forse avrei potuto evitare tutto quel dolore. Perché quando hai detto quella frase avrei voluto che la sentisse la ragazzina di 15 anni: per rassicurarla, per farle sapere che c’era qualcuno che la trovava bella e per dirle che tu, amore, un giorno, prima o poi, saresti arrivato.
    E piango lacrime su una fantasia che so bene essere inutile, ma, a volte, faccio così. In realtà, son felice di averti conosciuto in un periodo dove stavo meglio e avevo già iniziato a lavorare su me stessa. E so bene che se la Me di 15 anni avesse saputo che tu la trovavi bella, ti avrebbe mandato a fanculo in 0,2 secondi, ma se lo sarebbe comunque segnata sul diario. E non perché volevo essere bella o desiderata, ma perché avrei voluto odiarmi un po’ meno.
    Non ho mai amato tanto me stessa, ma, Dio, ti ho amato così tanto che ho dimenticato cosa fosse odiarmi.
  9. .


    Charlotte Fernsby

    SMISTAMENTO

    « A generation lost in space with no time left to start again »




    Charlotte Anouk Fernsby, in arte Charlie Fern. Ricordatevelo questo nome; ricordatevelo voi perchè io di certo avrò scordato il vostro quando leggerete il mio sulla copertina del libro più venduto in tutto il mondo magico. Era un sogno ricorrente, quello di poter sfogliare il mio capolavoro pubblicato ed ero determinata a renderlo realtà. Avevo più di un mondo dentro la mia testa che volevo portare sulla carta e di cui rendere tutti partecipi ed ero convita che avrebbe rapito ed interessato milioni di altre persone oltre a me. In fin dei conti, perchè tenermelo per me quando avrebbe potuto essere di chiunque. E perchè non sfruttare quella mia creatività per diventare famosa? In fin dei conti, avere tutto il possibile immaginabile non era quello che volevano tutti? Beh, di certo era quello che volevo io ed ero convinta che poter scrivere, pubblicare i miei libri, viaggiare per il mondo e sentirmi realizzata era tutto quello che avrei mai potuto ambire nella vita. E questo lo pensavo già ben prima di capir che avrei dovuto affrontare diversi anni di scuola prima di arrivarci. A undici anni ero anche convinta che sette anni di scuola li avrei fatti passare in un attimo e che avrei potuto diventare famosa anche prima della fine di Hogwarts, ma a undici anni si credono molte cose. Persino in che casata sarei finita. Era ovvio che avessi tartassato i miei genitori riguardo ogni informazione possibile su Hogwarts; avevo anche pensato ad una possibile storia ambientata tra quelle mura, ma poi mi resi conto che quella avventura l'avrei vissuta in prima persona. Perciò, per il mio 11° compleanno -segnatevi la data, 15 agosto- avevo chiesto a mia madre di regalarmi un semplice taccuino sul quale avrei appuntato ogni possibile spunto di scrittura durante i miei primi mesi nel castello più famoso della Gran Bretagna. Per diventare la più grande scrittrice di tutti i tempi dovevo avere più spunti possibili ed era meglio cominciare fin da subito a trovarli.
    Quindi, quel primo settembre, ero pronta ed avevo cominciato ad prendere appunti con la mia penna d'oca lunga, bianca a svolazzante già dalla stazione, dove tutta la mia immensa e rumorosa famiglia mi aveva accompagnata. Tutti più grandi di me, io ero la piccola di casa ed anche la più pedante, secondo Margharet, quindi mi stavano spingendo verso i vagoni anelando il momento in cui non saremmo più vissuti tutti assieme e la casa non sarebbe più stato il mio palcoscenico. Ma io sapevo che sarei mancata a tutti, anche a Jolene e Gwen, che stavano venendo a Howgarts con me. Ero troppo tanta affinché non mancassi a chiunque mi avesse conosciuta. E, in qualsiasi caso, non erano affari miei. Io ero già proiettata ad Hogwarts e, quando arrivammo, il viaggio non mi era sembrato nemmeno troppo lungo, sebbene verso la fine avessi cominciato ad annoiarmi persino a fare le trecce ai capelli ramati di Jolene. Avevo già riempito cinque pagine di spunti e riuscii a prenderne persino mentre, su quelle barchette malferme, raggiungevamo la grande fortezza. Da lì in poi, dovetti tenere tutto a mente, perchè non ebbi più tempo per appuntarmi nulla e nel giro di poco tempo mi ritrovai, assieme ad altri ragazzini della mia età, nella grande sala, davanti ad uno sgabello sgangherato ed un capello. A quello, arricciai il naso. Treno rosso fiammante, barche che si remavano da sole, enorme castello, sala dorata e poi... un vecchio sgabello ed un cappello stropicciato e consunto. Non capii bene quella disposizione, finché la professoressa non spiegò il tutto. Sussultai, portandomi le mani alla bocca, voltandomi poi verso una ragazzina al mio fianco, bisbigliando concitata: -Non mi metteranno mica in testa quello straccio lercio?!- esclamai, tornando a fissare il capello, ora calato sulla testa del secondo studente. Chissà quante teste sudaticce si erano asciugate su quelle falde e ora doveva finire addosso a me? Mi sentii quasi male, se non fosse che il mio nome risuonò contro le alte pareti. Sussultai persino io che, ridestata dallo schifo, rizzai le spalle e la schiena. Posai le mani una sulla spalla di uno studente, l'altra sulla spalla di un altro e mi feci strada platealmente: -Scusate, sono io. Hanno chiamato me, Fernsby- spiegai loro con un sorriso affabile raggiungendo il davanti e salendo i gradini che mi condussero allo sgabello. Mi ci arrampicai sopra e mi accomodai, ma quando la professoressa fece per posarmi il capello in testa, alzai le mani per fermarla. Alzai uno sguardo su di lei, disgustata e dal suo sguardo capii che non c'era altro modo per fare quel famoso smistamento, così accompagnai lo straccio a calarsi sui miei capelli, tenendolo, tuttavia, appena sollevato in modo tale che mi toccasse il meno possibile. Sospirai e chiusi gli occhi: "Sono Charlotte Anouk Fernsby. So che hai già smistato diversi altri Fernsby negli ultimi anni; quattro per l'esattezza, ma non ti lasciare influenzare dal cognome" pensai subito, rimanendo con le mani salde attorno alla stoffa: "Io sono la prima della mia famiglia che avrà successo e diventerà famosa, quindi vedi di smistarmi in una casata che mi permetta di raggiungere la gloria... Grazie...". Giusto per essere gentile; la gentilezza non fa mai male.

    ~ PARLATO: #3c545d
    ~ PENSATO: #6b7d84
    code © psiche
  10. .
    Proviamo a ripartire…

    Nome Personaggio: Charlotte (Charlie) Anouk Fernsby
    Età e ruolo: 15 anni, studentessa del IV°- V° anno di Hogwarts (Grifondoro? Serpeverde?)
    Breve storia: Fin da bambina, ha sempre amato leggere e scrivere. È cresciuta con l’ambizione di diventare la più grande scrittrice di romanzi magici del Regno Unito e scrive da quando era piccola. Le piace molto anche recitare, infatti diventare attrice è l’altra sua ambizione; per questo, tende ad essere una ragazzina molto esuberante e scenografica nei modi di fare.
    Eventuali considerazioni: Vorrei riprendere davvero il giro delle role e un nuovo pg potrebbe aiutarmi.
  11. .
    Cambio Nickname un'altra volta

    Avalon > Kensington
  12. .

    I seguenti PG passano sotto l'amministrazione del Master, sebbene verranno sempre mosso dalle player originali per eventuali necessità di Trama:


    Nick utente Avalon
    Pg + link scheda: Ravenna Rosier

    Nick utente ~Artemisia
    Pg + link scheda: Nerissa Rosier
  13. .

    Holly Holst , 17 anni, Grifondoro, VII° anno

    "Burried in bandages, hiding the Hell cause fixers never fix themselves

    Come casata, i Grifondoro non erano tra i preferiti. Anzi, diciamo che eravamo ben martoriati dall'opinione pubblica, perchè -tre quarti delle volte- eravamo visti come gli arroganti, gli spavaldi, le impulsive teste calde. Non eravamo particolarmente apprezzati, anche perchè non si poteva negare che la maggior parte dei miei compagni rientravano nella descrizione appena riportata. Io mi ero sempre trovata bene nella mia casa, con quei colori addosso, ma non nego di aver guardato diverse volte nella direzione dei Tassorosso, a chiedermi come sarebbe stato essere della casata di Tosca. Era l'altra casata, quella nella quale avrei potuto trovarmi altrettanto bene e spesso mi ero chiesta cosa avesse spinto il Cappello Parlante a mettermi tra i giallo oro, piuttosto che tra i discepoli Tassorosso. Avevo diverse caratteristiche di quella casa e avevo sempre trovato che anche Jamie fosse come me; forse lui era un po' più palese a riguardo, ma -in qualsiasi caso- percepivo una certa affinità con il ragazzo dal quale ora accettavo quelle palline dolci e la sua compagnia nel resto della ronda. Forse una persona come Jamie era proprio ciò di cui avevo bisogno. Mi avviai, quindi, in una conversazione leggera con lui, scoppiando a ridere quando mi disse che si era addormentato in diverse occasioni. Gli rivolsi uno sguardo divertito e sorpreso: -E come mai stavi spiando tua madre?- gli chiesi inarcando un sopracciglio prima di sussultare, posandogli una mano sul braccio: -Pensa che cosa ti sei perso mentre dormivi!- scherzai, scoppiando poi a ridere, raccontandogli di quanto io soffrissi il freddo e si come non riuscissi a prendere sonno se non fossi completamente al caldo e in posizione orizzontale. Dormire in treno, in macchina o addormentarmi in giro? Not possible, not for me.
    Quando poi feci la battuta su Captain America, vidi il moro quasi prendere fuoco. Rimasi interdetta, mentre il mio sorriso si apriva sempre di più: -Ovvio che so chi sono gli Avengers!- esclamai, guardandolo come se mi avesse fatto una domanda retorica: -Tuttavia, sono ancora una nata Babbana, cresciuta tra i bambini non magici che andavano matti per i super eroi- scherzai, sollevando le spalle e ascoltando le fantasie del mio compagno. Risi, spingendo la testa all'indietro: -Per non parlare di quando ci si smaterializza!!- aggiunsi, scuotendo la testa: -Vedrai! E la sensazione più fica e strana del mondo!- gli dissi, allargando gli occhi: -E sembra davvero di essere dei super eroi!- aggiunsi sospirando. Spesso, ancora non mi rendevo conto di essere davvero una strega e di essere in grado di fare cose che credevo possibili solo nella fantasia. Anche se, nel mio ideale di strega che avevo fin da quando ero bambina, non rientrava neanche vagamente l'idea di andare a fare turni di ronda ingiro per un castello fino alla mezzanotte. Ma era il mio compito da Caposcuola e chi mai si era immaginato che un giorno avrei raggiunto questo stadio? Ero orgogliosa di me stessa e me lo ripetevo ogni volta che sentivo lo sconforto bussare alla porta. Tuttavia, una ronda in compagnia era molto meglio che farla da sola, quindi fui contenta di accettare ben volentieri la richiesta di Jamie, che si avviò con me commentando quando gli piacesse il camminamento. Arricciai il naso, voltando uno sguardo scettico a lui: -E' indubbiamente suggestivo, circondati da tutte quelle guglie, ma d'inverno è freddissimo- mi lamentai, cominciando a salire le scale lentamente: -Io ormai ho imparato a memoria l'incantesimo Refoveo, altrimenti mi avrebbero già trovata morta congelata- scherzai, prima di concedermi quella risposta alla domanda del ragazzo. Sentii un certo modo di sorpresa provenire dal ragazzo, tanto che alzai lo sguardo su di lui, prima che parlasse e rispondesse alla mia domanda. Sorrisi: -Jamie! Sono dei traguardi enormi!- esclamai, sinceramente prima di scuotere la testa: -La tua prefettura sarà una domanda alla quale potresti non trovare mai risposta, ma vedrai che alla fine ne vedrai i risultati- lo rassicurai con un sospiro, spostando lo sguardo davanti a me e posando distrattamente una mano sulla cicatrice sul petto: -Potresti scoprire che la Prefettura ti è stata data perchè ne avevi bisogno tu e non il contrario- gli spiegai, tornando a guardarlo con un sorriso, alzando poi il mento, facendogli un cenno: -E che mi dici, oltre alla scuola?- chiesi curiosa, stringendomi nelle spalle, man mano che il freddo si faceva più pungente: -Mi son calmata molto rispetto ai primi anni, ma mi piace ancora spettegolare- scherzai, incrociando le braccia davanti a me e chiudendomi il mantello.


    #7F4E52 Parlato #cb9285 Pensato
  14. .

    Irene Hayles
    But you carry on, in pictures and in songs
    Avevo la punta delle dita annerita dall'inchiostro dalle pagine di giornale per quanto le avevo ripassate. Tenevo lo sguardo fisso sull'articolo che avevo davanti, come se non l'avessi già riletto troppe volte, come se le lacrime silenziose, che mi annacquavano la vista potessero fungere da lente per cambiare quello che c'era scritto.
    Lis Antares.
    Me lo ricordavo ancora il suo profumo, la sua voce. Avevo un'immagine vivida di lei e la ricordavo con la bella divisa nera immacolata addosso - magari un segno distintivo per ricordare a tutti chi fosse?- i lunghi capelli castani, sempre profumati ed suoi inconfondibili occhi verdi. Me la ricordavo ad Hogwarts, nei periodi belli e nei periodi brutti; quando era mia amica. Lo era sempre stata, lo era rimasta anche nel Periodo del Terrore, nonostante lei si fosse schierata dalla parte opposta alla mia. Negli anni ad Hogwarts, quella netta divisione non ci aveva particolarmente allontanate; lei aveva sempre cercato di proteggermi, io le avevo promesso di non lasciare che quella situazione mi rovinasse. Ci eravamo promesse anche di non tradirci a vicenda, di essere sempre presenti l'una per l'altra, che saremmo sopravvissute a quella situazione e che l'avremmo fatto assieme.
    Mi resi conto di quanto brava fossi ad infrangere le promesse. Dopo Hogwarts, dove già all'ultimo anno qualcosa era andato a dissolversi, non l'avevo più vista, né cercata. Non ne eravamo uscite, di certo non assieme e -a quanto diceva quel giornale- nemmeno sopravvissute. Dopo l'ennesima riletta e dopo aver osservato per troppo tempo la foto che la ritraeva, posai il giornale sul divano, abbandonandomi all'indietro e portandomi le mani al viso, spazzando via le lacrime. Quella con Lis Antares era sempre stata una di quelle relazioni che mi era sempre stata cara, nonostante gli alti e bassi. La gelida, fredda e assolutamente poco tattile Lis quando era con me si rilassava, abbassava le difese mentre io mi lasciavo guidare dai suoi suggerimenti, lasciando andare la mia caparbietà e testardaggine, mentre lei mi insegnava a guardare la vita da altre angolazioni.
    Avevo sempre avuto la percezione di fungere da mantello contro le sue intemperie. Mi piaceva pensare che, quando stava con me, ciò che -con il tempo- l'aveva allontanata e condotta al luogo in cui ora era morta, avesse rallentato la sua corsa. Come un tiro alla fune, al quale io alla fine avevo perso, avevo cercato di tenere lontano i pensieri velenosi, che si insinuavano nella sua mente ogni volta sempre più in profondità . Mi piaceva pensare che io fossi riuscita un po' a rallentare quell'inevitabile processo e che così fossi riuscita a godermi un po' più di tempo con lei. Perchè impressa in quel articolo di giornale non c'era solo la dipartita della mangiamorte Antares, una dei già fedeli seguaci del Signore Oscuro, ma riportava anche la morte di una delle persone che avevano fatto la differenza per me ad Hogwarts; una ragazzina che sapeva essere una grande amica, una preziosa risorsa e una buona persona. Era questo che io leggevo con le lacrime agli occhi e i ricordi ad affollarmi la mente, mentre tutti attorno a me quasi tiravano un sospiro di sollievo o sorridevano soddisfatti, dicendo che fosse quello ciò che si meritava. Per me, una ragazza se n'era andata nel silenzio freddo e squallido di un cella a lei ostile, con la paura immutata che tutti abbiamo di lasciare questo mondo, portando con sé condanne, errori, colpe, ma anche ricordi, affetti e meriti.
    Non avevo mai voluto ascoltare chi mi diceva che mi ero lasciata fregare, che mi era stato detto di non fidarmi, che i serpeverde erano fatti così. Io, forse da ingenua, ero sempre rimasta legata a quella ragazzina dagli occhi smeraldo, che mi aveva promesso di restarmi per sempre vicina. E ora che se n'era andata, si era portata via un pezzetto di me, un altro tra i tanti che mancavano al mio cuore, uno -forse- che avevo voluto ignorare e tenere a posto con colla a scotch perchè se mai l'avessi mosso avrebbe fatto male ed avrebbe ripreso a sanguinare. Quel giorno, su quelle pagine di giornale, sanguinai, strappata definitivamente da un'altra componente della mia infanzia che l'aveva resa bella e degna di essere vissuta, nonostante tutto. Quel giorno, mentre Rose se ne stava buona nella pancia che ormai aveva raggiunto le dimensioni finali, subii l'ennesima perdita che incassai, a testa bassa, consapevole che il mondo magico si era liberato di una pericolosa criminale, ma che il mio cuore si era trafitto dell'ennesima croce.

    #332900Parlato #302217 Pensato
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  15. .
    Per la richiesta di Valutazione Ruolate, si assegnano i seguenti punti:

    + 55 punti a Grifondoro
    + 25 punti a Serpeverde

    COPPA AGGIORNATA

710 replies since 3/7/2013
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